sabato 14 maggio 2011

Cecconello, vado al massimo ...

Il turbo-PUC Gli emendamenti di Cecconello, in dieci grandi pennellate.


Propongo questo accompagnamento musicale ...



1. Piano particolareggiato B1 e B2. Anche se presentato tra gli ultimi, l'emendamento più rilevante è certamente la proposta di mantenere il vigente piano particolareggiato per le zone B1 e B2, che prevede per le zone urbane volumetrie notevolmente maggiori di quello che prevede la proposta del PUC. Se passasse, il PUC sarebbe stravolto.

2. Alberghi crescano, sul fronte mare, e subito subito subito. Una serie di emendamenti che per alcuni alberghi rende più vantaggiose le possibilità di ampliamento in cambio di miglioramenti di qualità.
In particolare elimina l'obbligo di realizzare l'ampliamento sul lato opposto al fronte mare. In altre parole, l'ampliamento sarebbe possibile anche sul lato del fronte mare
Ma la vera proposta Attila è quella di eliminare l'obbligo che il progetto di miglioramento sia sottoposto all'approvazione dal Consiglio Comunale. Infatti, Cecconello propone di eliminare questa prescrizione del PUC: "Il Consiglio comunale valuterà la proposta di programma integrato sulla base della rispondenza agli obiettivi di sviluppo del settore turistico e potrà approvarla graduando l’incremento di cubatura da assentire sulla base dell’istruttoria tecnica con particolare riguardo agli obiettivi di qualità paesaggistica."
Immagino che l'idea sia che l'albergo possa procedere direttamente, senza ulteriori verifiche, a fare l'ampliamento, e perché no, direttamente sul fronte mare.

Cecconello ha dichiarato tempo fa che vuole snellire le procedure per l'edificazione: detto - fatto!

Per non parlare in astratto, gli alberghi in questione sono:
  • Hotel Corte Rosada
  • Hotel Baia di Conte
  • Hotel Oasis
  • Hotel Punta Negra
  • Hotel dei Pini
  • Hotel Porto Conte

3. Cubo al cubo. Poi ci sono una serie di emendamenti che aumentano volumetrie in diversi progetti guida, tra cui menziono quelli più rilevanti:
  • Su Contu: triplicare volumetrie residenziali da circa 91.500 a circa 274.500.
  • Taulera: aumento di volumetrie da 65.600 a 87.500mc
  • "Margine 4" (nuova espansione che sorgerebbe a nord-est dell'area tra le via Pacinotti, Galilei e degli Orti): due e mezza volte più volumetrie, da 24.000 a 60.000mc
  • Guardia Grande: raddoppiare volumi residenziali da circa 24.000 a circa 48.000mc
  • Maristella: triplicare volumetrie residenziali da 12.200 a 40.900mc e quasi raddoppiare quelli turistico-ricettivi da 26.000 a 43.500mc
  • S.M. La Palma: raddoppiare volumi residenziali da 19.700mc a 32.800mc
  • Loretella: aumento di volumetrie da 5.600 a 8.500mc
Tutta roba molto sportiva ...

4. Via l'edilizia convenzionata dalle zone urbane.  Nelle zone urbane (zone B) l'eliminazione delle cubature destinate all'edilizia convenzionata.
In particolare, nelle zone B1.a.2, il testo attuale prevede 3mc/mq per edilizia di libero mercato, e poi 1 mc/mq aggiuntivo se si realizza l'edilizia convenzionata. Cecconello elimina l'edilizia convenzionata, e propone di dare direttamente 4mc/mq per l'edilizia di libero mercato.
Lo stesso modulo nelle zone B1.a.1.: anziché 4 mc/mq +1mc/mq di edilizia convenzionata, propone di dare concedere 5mc/mq, senza necessità di fare edilizia convenzionata.
Per le zone B1.a.3, invece, propone di aumentare le volumetrie se si realizzano strutture alberghiere: da 2,5 a 3,5mc/mq.

"+ case per i giovani e per le famiglie", ricordate?
Ah, no, dimenticavo!, Cecconello è uscito dal PDL.
Ah, no, dimenticavo!, Cecconello è rientrato nel PDL.

8. Zone turistiche, il raddoppio. Con un emendamento secco, propone di raddoppiare i volumi previsti nelle zone ricettivo-turistiche (far passare l'indice fondiario da 0,75 a 1,5 mc/mq). Inoltre, propone di ridurre da 50 a 40% gli spazi da destinare ad attrezzature di interesse comune, dei quali propone di ridurre da 60 a 40% quelle che devono essere pubbliche o ad uso pubblico.
Correttamente, il funzionario ha espresso parere contrario, facendogli notare che la normativa (il Decreto "Floris") vieta di superare l'indice fondiario di 0,75. 

Il PUC va già al massimo, ma Cecconello propone di montare il turbo.

9. Agro, crescete e moltiplicatevi. Poi c'è una serie di emendamenti per consentire una via più snella per rendere l'agro più obeso.
Ad esempio, per le "aree ad altro frazionamento", il PUC prevede che se il consorzio di proprietari realizza opere di urbanizzazione, riqualificazione igenico sanitaria, rete stradale, idrica, fognaria ecc., allora si riconosce loro la facoltà di realizzare un 25% di volumetrie in più, e comunque sino al raggiungimento di 75 mq.
Cecconello propone di passare dal 25 al 50%, o comunque dal 75 a 150mq; e già che ci siamo, di prevedere un ulteriore premio volumetrico, pari al 100% (100%!) del già costruito, per finalità turistico ricettive.

Oppure, per tutti gli ambiti agricoli, propone di eliminare quel che prevede il PUC, cioè la possibilità di costruzioni residenziali riservate agli imprenditori agricoli, su una superficie minima di 3 ettari, da costruire con un indice di fabbricabilità di 0,01mc/mq.
Al posto di questo, Cecconello propone di consentire quel che è previsto nel decreto P.G.R. 228/1994. Se questo suona l'arabo a qualcuno, il decreto in questione prescrive molte cose, ma per le costruzioni residenziali nell'agro, prescrive la superficie minima del lotto di 1 ettaro (invece di 3 del PUC), e un indice di fabbricabilità di 0,03mc/mq (invece di 0,01 del PUC). Quindi, costruire tre volte in più, su fondi tre volte più piccoli.

10. Al mio segnale, scatenate l'inferno!
Per concludere, una follia.
Ma lasciatemi spiegarla per bene. Alcune aree sono molto delicate (ad esempio Centro Storico) o sensibili e richiedono un progetto attuativo di dettaglio che non può essere fatto nel PUC. E allora, il PUC per queste aree prescrive che si debba fare, appunto, un piano attuativo di dettaglio da approvare dal Consiglio Comunale, prima di concedere importanti trasformazioni edilizie. Prima di questo piano di dettaglio non si può fare molto in queste aree.
Per questo, giustamente, il PUC prescrive:
"Fatte salve diverse specifiche diverse previsioni, nelle zone assoggettate a strumento urbanistico attuativo, in assenza dello stesso, sono ammessi esclusivamente interventi sugli edifici legittimamente esistenti, sino alla tipologia del restauro e risanamento conservativo."
Cecconello invece che propone? Che sino all'approvazione del piano attuativo si possa fare, ehm ..., un po' tutto: demolizioni totali e parziali, mutamenti di destinazioni d'uso, ristrutturazioni edilizie, ...

Come dire: c'è da fare una delicata operazione al cervello, serve un fine neurochirurgo, ma chiamate il macellaio!



1 commento:

  1. Pura follia.
    Mania di originalità.
    Idolatria per la speculazione e conseguenti vantaggi.
    Povertà culturale assoluta.

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