venerdì 29 aprile 2011

Aree verdi? Menzogne.

Ho già parlato degli standard urbanistici, e ho spiegato che sono una cosa molto importante.


Per fare un Piano, serve misurare le aree già disponibili e usate per gli standard urbanistici: scuole, verde, parchi, spazi e servizi pubblici, parcheggi, e così via.

Dunque, anche nel PUC depositato di Alghero sono state misurate queste aree.

Voglio in questo post parlare delle aree verdi, attrezzate a parco e per il gioco e lo sport.

Si tratta delle cosiddette zone S3.  Formalmente, il Decreto che ne impone una dotazione minima e inderogabile le definisce così:
"aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade (S3)"*
Prima di procedere, rileggiamolo, è importante:
"aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade (S3)"

Per la terza volta, si tratta di:
  • aree a parco e per il gioco e lo sport
  • effettivamente utilizzabili per tali impianti
  • con esclusione di fasce verdi lungo le strade
Tutto chiaro?

Bene, prendiamo ora la zona che nel PUC è definita come Centro Storico. Ecco il dettaglio della Carta. Le aree colorate in verde sono quelle che ci interessano: sono aree identificate nel PUC come aree S3. Attenzione! non si tratta di quelle che magari in futuro diventeranno S3, ma quelle che sono state conteggiate dal PUC come attualmente usate come aree S3 (cliccare per ingrandire.)


Che cosa vedete? Quali aree sono state colorate di verde (quindi aree S3, usate a parco e per il gioco e lo sport)? Tutto bene? Ogni algherese lo sa:
  • La Piazza Civica è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti? (Inclusi i plateatici?)
  • La Via Carlo Alberto è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti? (Inclusi i plateatici?)
  • I Bastioni sono un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti? (Inclusi i plateatici?)
  • La Piazza Teatro è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti? (Inclusi i plateatici? Inclusi i parcheggi?)
  • Il plateatico accanto al Ristorante Andreini è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti? (non incluso, ma proprio il plateatico!)
  • La Piazza Sulis è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti, con esclusione di fasce verdi lungo le strade? (Inclusi i plateatici?)
  • La Banchina di fronte alla Porta a Mare, è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti, con esclusione di fasce verdi (direi vasi di fiori) lungo le strade?
  • La Via Roma è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti?
  • Parti dell Via Ferret e il parallelo Vicolo Buragna sono aree attrezzate a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti?
  • Usciamo fuori dallo stretto Centro Storico: la Via (Lungomare) Garibaldi è un'area attrezzata a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabile per tali impianti, con esclusione di fasce verdi (qui palme, aiuole, ...) lungo le strade?
  • e così via, e così via ...

Dalla carta che avete visto, la risposta del PUC a tutte queste domande è: sì!

Se un algherese vede questo, ha ragioni di risentimento.
Chi non è algherese, ha ragioni per indignarsi.

Non sono un giurista, ma questo modo di fare è forse persino illegittimo. 
In ogni caso è scorretto, in ogni caso è una menzogna, una menzogna grande su una cosa importante. 

Sono risentito.

Allego la carta completa di calcolo delle aree per gli standard che potete trovare nella documentazione del PUC. Stavo per scrivere "buon divertimento", ma c'è poco da divertirsi (click per ingrandire).



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* Gli standard urbanistici sono stati introdotti dal Decreto Interministeriale del 2 aprile 1968 n. 1444, e successivamente recepiti in Sardegna dal D.A. 22 dicembre 1983 n. 2266/U (cosiddetto Decreto "Floris")

5 commenti:

  1. Ivan,
    io più che risentito sono schifato propprio, soprattutto da questa maniera di trattare le persone quasi da sudditi o da imbecilli. Non sono un archietto o un urbanista, ma analizzando le carte che hai postato (grazie, è da tre giorni che cerco di scaricare il PUC) mi preoccupa una cosa: perchè la pineta di Maria Pia non è un'area S3? Non è che siccome si vogliono costruire alberghi in quella zona, magari anche la pineta verrà cementificata? Forse mi sbaglio....
    Grazie,
    Marcel A. Farinelli

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  2. Caro Marcel,

    Sì. Peraltro, il fatto che il PUC sia ancora off-line, il fatto nessuno rispondera a una segnalazione ( http://pucalghero.blogspot.com/2011/04/spettabile-comune-di-alghero-allatt.html ), il fatto che candidamente si possano raccontare grandi inesattezze ( http://pucalghero.blogspot.com/2011/04/edilizia-sociale-nel-puc-di-alghero_13.html ) senza sentire il dovere di precisare, rettificare o ammettere di aver dichiarato il falso, tutto questo è precisamente il segno dell'idea che le persone sono considerate sudditi e non cittadini.

    Nel merito della questione che poni sulla Maria Pia, la parte della pineta è effettivamente destinata a parco costiero (vedi il mio post su Maria Pia http://pucalghero.blogspot.com/2011/04/dalla-maria-pia-con-amore.html ), mentre nella parte arretrata si prevedono anche strutture ricettive (molte, molte).

    Quindi, pro veritate, almeno la pineta rimane conservata.

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  3. coooosa!!!! sè così fosse... "piticca sa presa per su gulo"" oiah !!!

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  4. Premesso che siamo non-amministrati dal partito a cui l'opposizione da fastidio, chi la pensa come loro da fastidio, chi solleva critiche da fastidio, chi gli contesta errori è un disfattista che va fatto tacere perché non capisce (ma non è che stiamo scivolando verso una dittatura senza rendercene conto?). Mi permetto di rammentare a chi non è del mestiere ed ha poca dimestichezza con i piani urbanistici che purtroppo molte amministrazioni considerano lo sviluppo urbanistico del territorio come il tabellone del risiko dove programmare non la città del domani, ma le fortune del domani. In questo gioco al massacro della città le aree destinate a standards giocano un ruolo molto importante, ma non per soddisfare le esigenze della collettività, ma per far tornare i numeri ovvero per rispettare il famoso parametro di 18 mq ad abitante insediato e quindi non rischiare l'annullamento del piano in caso di eventuale rinvio agli organi di controllo regionali col rischio di annullamento. Ma ecco intervenire i grandi luminari della matematica urbanistica che attraverso sommatorie di appezzamenti di aree libere delle più disparate dimensioni e forme, fanno tornare i conti ed il parametro di legge è rispettato ed ecco che la patchwork "standards" è bella e fatta.
    Ma a questi insigni luminari della pianificazione urbanistica nessuno ha mai detto che esiste anche il lotto "minimo funzionale"?

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