domenica 17 aprile 2011

"+ case per giovani e famiglie", vogliamo fare sul serio?

Il manifesto pubblicitario che è apparso sul PUC di Alghero in giro per la città dice: "+ case per i giovani e le famiglie"

L'assessore all'Urbanistica ha dichiarato che "la gran parte" delle volumetrie previste dal Piano sono destinate all'edilizia sociale. Come ho cercato di spiegare nella mia lettera, non è vero.

Anzi, il Piano prevede solo la cessione delle aree al Comune per realizzare edilizia sociale, e questo meccanismo non solo non garantisce che ci sia l'edilizia sociale, ma allontana questa possibilità.

Allora, vogliamo fare sul serio? Ecco un modo per farlo, preso da un quadro più ampio di proposte sul diritto alla casa: non costa quasi niente alle casse comunali e garantisce di avere l'edilizia sociale.

La proposta è molto semplice, e peraltro praticata sistematicamente in molte città di molti paesi europei.
Mettere nel PUC una norma che rendesse obbligatoria la cessione al pubblico di una quota degli alloggi costruiti. Quindi, non semplice cessione delle aree, ma alloggi costruiti.
La percentuale di alloggi ceduti potrebbe essere tra 20 e 30%, forse anche di più, a seconda della zona della città.
Questo meccanismo consentirebbe alle imprese di fare un ragionevole profitto, ma nello stesso tempo di avere garantita la disponibilità di alloggi da dare in affitto agevolato alle famiglie meno abbienti.

Anche cancellando dal PUC tutte le aree di nuova espansione (cosiddette zone C), e mantenendo solo quelle disponibili nelle zone già urbanizzate (cosiddette zone B), sono previsti circa 600.000 nuovi metri cubi.
Un 30% di questa volumetria fa 180.000 mc, che darebbero tra 700 e 900 alloggi di edilizia sociale, e che dunque potrebbero sistemare almeno tra 1.500 e 2.000 persone.

Per garantire che l'impresa non abbia incentivi di costruire male gli alloggi da cedere, si possono usare molti meccanismi: standard minimi da rispettare, controllo della qualità, o anche una lotteria (ad esempio, una volta realizzato il condominio, si estraggono a caso X% degli alloggi da cedere al pubblico).

Costo per l'amministrazione comunale: zero.

Come fare: basta consumare un po' di inchiostro e scrivere nelle "Norme tecniche di attuazione" del PUC un'apposita norma per le zone residenziali. Non sono un giurista, ma potrebbe essere questa: "Deve essere ceduta all'Amministrazione Comunale X% degli alloggi realizzati, da destinare al patrimonio dell'edilizia sociale in locazione alle famiglie meno abbienti. La scelta degli alloggi da cedere è normata da un Regolamento attuativo che deve assicurare che la qualità costruttiva, impiantistica e quella dei servizi di pertinenza degli alloggi ceduti sia equiparabile a quella degli alloggi non ceduti."

Allora, vogliamo fare sul serio? 

Ah, ho già detto che così si fa normalmente in molti paesi europei?

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